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Lo shark movie più claustrofobico ed eccitante di sempre sta per tornare. Parliamo, ovviamente, di 47 metri, il successo a basso budget firmato Johannes Roberts. 47 metri sequel

sequel 47 metriLa pellicola, proiettata al cinema nel mese di maggio 2017, ha riscosso un successo enorme. E così il registta, reduce dal sequel di The Strangers, ha deciso di mettersi nuovamente in gioco e rappresentare il sequel della storia.

47 Meters Down: The Next Chapter

Il film, che sarà al cinema nell’estate 2019, si intitola 47 Meters Down: The Next Chapter.

Ad affiancare Roberts nella sceneggiatura c’è Ernest Riera, che ha collaborato con lui anche durante la realizzazione del primo film.

Della trama si sa ancora ben poco. Per quanto riguarda la location, invece, è già stata svelata: si tratta del Brasile, terra affascinante che per l’occasione sarà rivestita di un velo di terrore.

Inoltre, è già stato diffuso un primo teaser.

Il regista ha dichiarato che “è come The Descent – Discesa nelle tenebre, ambientato sott’acqua. Si parlerà di sei/sette persone intrappolate nelle grotte brasiliane in una città sottomarina”.

La pellicola citata dal regista risale al 2005, e fu realizzata da Neil Marshall. La trama racconta l’esperienza di sei amiche che decidono di visitare una grotta ma presto si accorgono di non essere sole.

Nessuna notizia riguardo al cast.

Gli esperti dicono che…

Facciamo un salto indietro, al racconto del primo capitolo.

Lisa (Mandy Moore) e Kate (Claire Holt) sono due sorelle, in soggiorno in un tipico resort del Messico. La loro vacanza viene segnata dall’incontro con due giovani del posto, che propongono loro un’escursione un po’ insolita.

L’idea è quella di calarsi in mezzo agli squali all’interno di una gabbia. Ma qualcosa va storto, e la carrucola arrugginita che regge la gabbia si rompe, lasciando le due sorelle in balia degli abissi e di un grosso predatore di 7 metri.

47 metri47 metri è stato apprezzato per la regia tagliente e carica di colpi di scena. Tagli profondi e mulinelli di sangue irrorano le acque blu che bagnano il Messico, in un clima carico di suspence e terrore.

I subacquei più esperti, però, hanno notato alcuni dettagli poco realistici. 47 metri sequel

Problemi di decompressione dovuti a continui cambi di profondità, compensazione e correnti non intralciano in alcun modo lo svilupparsi della vicenda.

Niente che, però, metta in discussione la bellezza del film o lo renda poco appetibile agli appassionati del genere.

Continua a seguirci su Cinemondium per conoscere nuovi dettagli.

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