Uno degli attori francesi più conosciuti e amati di sempre. Ultimamente, però, sembra essersi defilato dalle scene.

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È Gerard Depardieu. Nato a Châteauroux nel 1948, scopriamo insieme che fine ha fatto. Gerard Depardieu vita privata

Chi è Gerard? Gerard Depardieu vita privata

Cresciuto in povertà, lasciò la scuola a 13 anni. Dopo un’adolescenza ai massimi della sregolatezza, cominciò la carriera di attore all’inizio degli anni Settanta.

Partecipò, al fianco di Fanny Ardant, al film di François Truffaut La signora della porta accanto. E vinse il suo primo Premio César come miglior attore per L’ultimo metrò.

Nel 1985 ottenne il riconoscimento come miglior attore al Festival di Cannes per l’interpretazione in Police.

Gerard Depardieu vita privataConquistò ancora un altro César grazie al Cyrano de Bergerac, per il quale fu anche candidato all’Oscar nel 1990.

Negli anni Novanta, peraltro, la sua fama arriva negli Stati UnitiGreen Card – Matrimonio di convenienza (Golden Globe come miglior attore) e 1492: la conquista del paradiso (nei panni di Cristoforo Colombo): sono tra le sue produzioni hollywoodiane di maggior successo.

Nel 1997, inoltre, agguantò il tanto agognato Leone d’Oro alla carriera al Festival di Venezia.

Il suo successo deve molto anche alla saga di Asterix e Obelix, tratta dall’omonimo fumetto. Ha interpretato, infatti, il forzuto amico dell’eroe gallico in Asterix e Obelix contro Cesare (1999), Asterix e Obelix – Missione Cleopatra (2002), Asterix alle Olimpiadi (2008) e Asterix e Obelix al servizio di Sua Maestà (2012).

Gerard Depardieu vita privataDal 2016 è il protagonista della prima serie prodotta da Netflix in lingua francese, Marseille, nei panni di Robért Taro, sindaco di Marsiglia.

In Italia, Depardieu ha lavorato con registi del calibro di Marco Ferreri, Bernardo Bertolucci, Luigi Comencini, Mario Monicelli, Mimmo Calopresti, Giuseppe Tornatore, Sergio Rubini e Ettore Scola.

Alcuni di questi, peraltro, lo hanno diretto completamente “nudo” in film come L’ultima donna, Ciao maschio e Novecento.

Vita privata

Attore eclettico e disinibito, ha avuto una vita sentimentale travagliata.

Nel 1970 si sposò con l’attrice Élisabeth Guignot da cui ebbe due figli: Guillaume (morto nel 2008 a 37 anni di polmonite) e Julie (1973), entrambi a loro volta appassionati di recitazione.

Separatosi poi dalla moglie, nel 1992 ebbe un’altra figlia, Roxane, nata dalla relazione con Karine Silla.

Il divorzio dalla prima compagna, però, arrivò definitivamente soltanto nel 1996. Da lì, un anno dopo si legò all’attrice Carole Bouquet fino al 2005.

Il 14 luglio 2006 assistette alla nascita dell’ennesimo erede, Jean, frutto della storia d’amore con la cambogiana Hélène Bizot, conosciuta nel 2002 sul set di City of Ghosts. Figlio che fu riconosciuto soltanto nel 2008.

Dal 2005, a quanto pare, la stabilità. Convive con Clementine Igou, scrittrice franco-americana e responsabile marketing di un’azienda vinicola toscana. E si gode i suoi tre nipoti.

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Oggi

Dopo le ultime apparizioni, in particolare in Saint Amour di Benoit Delepine e Gustave Kervern, e Una squadra da sogno di Thomas Sorriaux, Gerard Depardieu sembra che si stia dedicando sempre più alla famiglia.

Colleziona qualche ospitata qua e là, come quella nello show di Zucchero, Partigiano Reggiano, ribadendo il suo indistruttibile legame con l’Italia, e la stima per il nostro Paese.

Ma perché questo allontanamento dal mondo del cinema? In un’intervista al Corriere della Sera, l’attore francese lo ha spiegato bene: “Il cinema non esiste più. C’è un mondo di divertimento, la gente, terrorizzata dagli americani, non sa più che lingua parlare. Ci sono dieci star e sono tutte americane, i loro film con effetti speciali sono dei giochi, il resto del cinema fa fatica a esistere. In Italia per fortuna non avete perduto cultura e identità. Perché siete un paese giovane, nato con Garibaldi. Invece mezza Europa con la paura dei migranti è diventata un po’ fascista. Gli attori sono vanitosi? Non la vanità: l’egomania. Solo i grandi come Mastroianni, Tognazzi, Sordi non lo sono stati. Marcello ha fatto tante cose, ma i commedianti puri hanno, dietro la comicità, l’attitudine alla tragedia, che è quella che ti tiene lontano dalla stupida vanità“.

E voi? Siete d’accordo con Depardieu? Continuate a seguirci su Cinemondium!

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