La caccia alle streghe del femminismo (di oggi)

Ci troviamo in un periodo storico dove è difficile, ormai, fare cinema. O meglio, fare cinema liberamente e senza vincoli. Bisogna attenersi a certi dettami sociali, i quali se non rispettati potrebbero portare a varie accuse quali razzismo, omofobia e, soprattutto, sessismo. Maschilismo, se vogliamo essere ancor più precisi. Tarantino sessista

boostgrammer

È questo il caso di Quentin Tarantino il quale ultimo film, C’era una volta a… Hollywood, sta ricevendo alcune critiche più per la persona che lo ha diretto che per la qualità intrinseca del prodotto. Tarantino sessista

Il giornalista di The Guardian Roy Chako ha infatti accusato in un articolo Tarantino di aver spesso umiliato le figure femminili nei suoi lungometraggi.

La violenza sulle donne (?) di Tarantino

Secondo il giornalista Tarantino, in C’era una volta a… Hollywood, ha trattato dell’omicidio di Sharon Tate per mano della famiglia Manson perché, a detta sua, avrebbe un certo “interesse per la violenza selvaggia contro la donna“. Secondo Chako, questo sarebbe “un filo conduttore in quasi tutti i suoi film

Il giornalista non si ferma, e continua a lanciare pesanti, e infondate, accuse al regista:
Nel suo secondo film Pulp Fiction […] inizia ad emergere una tendenza del regista nel divertirsi con la violenza sulle donne

Tarantino sessistaPeccato che la violenza, nei film di Tarantino, non guardi in faccia nessuno. Chiunque può essere ferito, malmenato o ucciso nei film di Tarantino, senza alcuna distinzione di sesso e/o razza.
Proprio in Pulp Fiction abbiamo una scena molto esplicita di violenza sessuale nei confronti di Marsellus Wallace che, udite udite, è un uomo!

L’unica vera scena che vede una donna in pericolo di vita, in Pulp Fiction, è quella che vede protagonista la moglie di Marsellus, ovvero Mia:
Una delle scene più famose di Pulp Fiction riguarda il personaggio di Uma Thurman che viene pugnalato nel cuore con una scarica di adrenalina per rianimarla dopo un’overdose di droga“, si legge ancora sul The Guardian.
La domanda sorge spontanea, quindi: ma Roy Chako che film ha visto? Nella scena descritta dal giornalista, con un tono polemico, Mia Wallace viene salvata da quell’iniezione, e l’overdose è causata da un errore della ragazza.

Kill Bill film maschilista Tarantino sessista

Anche la duologia di Kill Bill non è sfuggita all’attenzione di Chako:
I due film erano un’orgia cinematografica di violenza sullo schermo, per lo più diretta alla Thurman: il suo personaggio viene picchiato e sepolto vivo. Elle Driver, il personaggio di Daryl Hannah, non sta molto meglio: le vengono strappati entrambi gli occhi“.
Qui è chiaro il fatto che, ai giorni nostri, si stia creando una certa confusione sul concetto di violenza sulle donne. Perché il personaggio di Beatrix, in Kill Bill, viene ferita e malmenata ma non si fa troppi problemi ad uccidere per la propria vendetta personale.

Tarantino sessistaCome detto precedentemente, la violenza nei film di Tarantino, e in Kill Bill nello specifico, non fa sconti a nessuno.
Beatrix, dopo il massacro ai due pini, decide di uccidere tutti i membri della Deadly Viper Assassination Squad, composta da due uomini e tre donne, e alla fine riesce nella sua impresa. Una donna, da sola, riesce a sconfiggere da sola i demoni del proprio passato, nonostante le ferite, le umiliazioni e i passi falsi. Indipendentemente dal sesso di chi aveva di fronte.
Fa poi ridere il definire la perdita di entrambi gli occhi di Elle Driver come violenza sulle donne, quando ciò è causato da un’altra donna, ovvero proprio la Sposa/Thurman.

Forse non tutti si ricordano che Tarantino ha anche diretto un certo Jackie Brown dove la protagonista, una donna di colore, riesce da sola a trovare la sua rivincita personale nei confronti degli uomini.

“Abbasso l’uomo bianco!”

Oltre a Chako, anche il giornalista Richard Brody, critico del New Yorker, si è scagliato contro Quentin Tarantino, soprattutto contro il suo nono film.

Secondo lui il regista avrebbe una visione degli anni ’60 “regressiva fino all’oscenità“, ma questo è solo l’inizio della sua discutibile disanima.

Tarantino sessistaIl problema del film, secondo il giornalista, sarebbe l’aver scritto una sorta di lettera d’amore verso una Hollywood dove i registi, i divi e i produttori erano degli uomini bianchi, un mondo senza donne e minoranze.

Ma perché dovrebbe essere sbagliato il trattare di un periodo storico che, per certi aspetti, è stato infelice? Quindi, per lo stesso principio, dovrebbe essere di cattivo gusto propinarci i classici film di guerra ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Da quando essere un uomo bianco è una colpa, un qualcosa del quale doversi vergognare? Perché un uomo bianco non può più parlare di donne e/o di razza come meglio crede nei propri film?
Se non ve ne foste resi conto le donne di Tarantino sparano e uccidono, non stanno in cucina a preparare un tramezzino al proprio uomo.

Quello che non capite, o forse non volete capire, è che non è Tarantino ad essere sessista, ma voi. Voi che nella vostra guerra portata avanti per rendere la donna, in quanto figura, al pari dell’uomo, state in realtà facendo tutt’altro.

State cercando di rendere la donna diversa, intoccabile. Ma se per voi una donna non dovrebbe confrontarsi con altri personaggi, uomini o donne, perché poi protagonista di scene violente, allora non potete definirvi femministi.

Siete sessisti, e non riuscite a capirlo.

Viva Tarantino, viva le donne e viva il femminismo (quello vero).

E voi cosa ne pensate? Anche voi credete che Quentin Tarantino sia un misogino? Oppure credete che questa accuse siano frutto del delicato periodo storico in cui ci troviamo? Fateci sapere la vostra con un commento qua sotto e continuate a seguirci su Cinemondium!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui