Roger Moore, l’attore inglese noto soprattutto per aver interpretato il ruolo dell’agente 007 in 7 film di James Bond tra il 1973 e il 1985, è morto oggi in Svizzera all’età di 89 anni.
La morte di Roger Moore, dopo una “breve ma coraggiosa lotta contro un cancro”, è stata annunciata dalla famiglia dell’attore tramite un comunicato ufficiale.
“È con il cuore colmo di dolore che, dobbiamo condividere la terribile notizia che nostro padre, Sir Roger Moore, è scomparso oggi in Svizzera dopo una breve ma dura battaglia con il cancro. Siamo tutti devastati“.
Così i figli Deborah, Geoffrey e Christian annunciano con un comunicato, pubblicato anche su Twitter, la scomparsa del padre, deceduto in Svizzera a 89 anni.
Una carriera gloriosa
Prima della consacrazione grazie ai film di 007, Moore aveva già conquistato un grande popolarità internazionale grazie a tre serie tv di successo.
Ivanhoé del 1958, che lo vedeva nei panni del personaggio medievale creato dalo scrittore scozzese Walter Scott. Il Santo, prodotta dal 1962 al 1969, in cui aveva il ruolo del ladro gentiluomo Simon Templar e infine Attenti a quei due, realizzata all’inizio degli anni 70, in cui faceva coppia con Tony Curtis. Nel 1973 Roger Moore aveva indossato i panni del più famoso agente segreto di Sua Maestà in Vivi e lascia morire, dopo l’abbandono di Sean Connery, e tornò a indossarli per sette volte fino Bersaglio mobile del 1985.
Nel 2003, Sir Roger Moore era stato nominato dalla regina Elisabetta II Cavaliere dell’Ordine dell’Impero Britannico. Dal 1991 era anche Ambasciatore umanitario dell’Unicef.
Un grande attore, un grande uomo
“Tutto il mondo lo conosceva per i suoi film, i suoi show televisivi e per il suo lavoro appassionato per l’Unicef che lui considerava il più grande dei suoi impegni. L’affetto che nostro padre sentiva ogni volta che era su un palcoscenico o davanti ad una macchina da presa lo ha riempito enormemente e lo ha tenuto impegnato fino ai suoi 90 anni, con la sua ultima apparizione lo scorso novembre sul palco del Royal Festival Hall di Londra. La platea lo ha applaudito dentro e fuori dal palco, fino a scuotere le fondamenta dell’edificio, a poca distanza da dove nacque – continuano i figli nel comunicato ufficiale – Grazie papà per essere stato quello che sei stato, e per essere stato così speciale per tante persone. I nostri pensieri devono ora rivolgersi a sostenere Kristina(l’ultima moglie, ndr) in questo momento difficile e, in conformità con i desideri di nostro padre, ci sarà un funerale privato a Monaco“.
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