C’è una frase in Francia che dice: “Non si possono scegliere gli eventi che ci succedono ma si può scegliere la maniera di affrontarli”. prendila come viene trama
È questo il mood di C’est la vie – Prendila come viene, una commedia leggera e umoristica che rappresenta la Francia di oggi.
Trama
Max è un wedding planner, stanco e logorato, alle prese con delle consegne per un matrimonio. Gli sposi non sono certo soggetti facili: lei vaga, lui pretenzioso.
Gli ospiti sono dei borghesi, l’equipe appare fedele e incompetente. C’è Julien, un valletto melanconico innamorato del bel parlare; James è un animatore démodé, Guy un fotografo scroccone.
Josiane è l’amante di Max, Samy un cameriere clandestino. Questi i membri dell’allegra brigata multietnica che dovrebbe rendere indimenticabile il giorno più bello di Pierre ed Héléna.
Il ricevimento è organizzato nel giardino di un castello del XVII secolo.
Inutile dire che nulla andrà come previsto. Inoltre, quelli che avrebbero dovuto sorvegliare la buona riuscita dell’evento, finiranno invece per boicottarlo.
Un punto di vista originale
Alla regia Éric Toledano e Olivier Nakache, creatori di Quasi Amici.
Avevano immaginato C’est la vie – Prendila come viene al momento degli attentati del 2015. Una reazione vitale e positiva al clima sepolcrale della Francia, che invita al sorriso e al divertimento leggero.
Il punto di vista è originale, il principio di piacere al cuore del film. Il tutto nonostante un soggetto dallo sviluppo convenzionale, ovvero il banchetto e la sua non riuscita in quel castello fuori Parigi.
Éric Toledano e Olivier Nakache seguono l’attività frenetica di un team stravagante. Personaggi mal assortiti e affannati intorno a una cena pomposa, che saranno protagonisti di tensioni e disaccordi.
Una commedia corale, che cerca i suoi coristi ai quattro angoli del cinema francese.
Sarà al cinema a partire dall’1 febbraio 2018. La pellicola è distribuita da Videa – CDE.
La produzione è di Gaumont, Quad Productions. La regia, come già accennato, è di Éric Toledano e Olivier Nakache, mentre la produzione è di Dorian Rigal-Ansous.
Il film è stato presentato nella sezione ufficiale al Festival del Cinema di Roma 2017.
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