Perché Cameron Diaz ha lasciato il cinema?

E’ state tra le più grandi attrici della sua generazione, ma nonostante tutto questo ha deciso comunque di dire addio alla sua passione: ormai è chiaro che Cameron Diaz non voglia riprendere la sua precedente carriera d’attrice, sopratutto se si va a guardare la sua “produttività”, infatti è dal 2014 che non fa più film. Nel 2018 ha ufficializzato il suo ritiro e qualche ora fa ha parlato in una diretta con Gwyneth Paltrow dei motivi che l’hanno portata a lasciare il grande schermo:

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«Provo pace nell’anima, perché finalmente ho iniziato a prendermi cura di me stessa. È difficile da spiegare, so che molte persone non lo capiranno, probabilmente tu lo capisci, ma è stato molto intenso lavorare a quel livello ed esporsi così tanto pubblicamente. C’è molta energia che ti travolge in ogni momento quando sei così sotto i riflettori come attrice. Mi sentivo oppressa. Quando sei una star del cinema, la tua vita non è più tua. Quando fai un film…. ti possiedono. Sei sul set 12 ore al giorno per molti mesi. Non hai tempo per fare nient’altro. Ho capito di aver dato una parte della mia vita a quelle persone, se la sono presa. Dovevo riprendermela indietro e prendermi le mie responsabilità».

Durante la chiacchierata che trovate qui sopra, la Diaz ha ringraziato la Paltrow per averla convinta a diventare mamma:

«Quando ne parlavamo io dicevo sempre: ‘Non avrò figli’. E tu rispondevi: ‘Sì, tu li avrai, ti stai per sposare e avrai figli’. Sei sempre stata al mio fianco tutto il tempo e mi ripetevi: ‘Devi farne, non capisci. Se non li farai te ne pentirai’. E alla fine ti ho dato ascolto perché non mi lasciavi in pace». E Gwyneth ha aggiunto: «Alcune donne non sono portate ad esserlo, ma era evidente che tu fossi nata per farlo».

Da attrice a produttrice di vini

Diaz ha sposato il musicista Benji Madden nel 2015: i due hanno una figlia di nome Raddix nata lo scorso dicembre. Negli ultimi due anni ha lavorato insieme all’imprenditrice Katherine Power alla sua etichetta di vini, Avaline. Poche settimane fa ha lanciato le prime etichette: due vini estivi, un bianco spagnolo e un rosé francese, definiti “clean” perché composti da uve biologiche e senza additivi e solfiti aggiunti. Un concetto, quello di “cleanliness” del vino, su cui il Guardian, che parla di “goopification, ha qualcosa da ridire. L’ex attrice, però, è convinta, e su Instagram scrive: «Ho sempre creduto che la chiave per il benessere fosse l’equilibrio. Creare un vino pulito pieno di bontà naturale e senza dozzine di additivi mi ha aiutato a trovare l’equilibrio in un bicchiere di vino».

 

 

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