Arrival è il capolavoro diretto da Denis Villeneuve, noto regista criptico i cui film hanno trame particolarmente intricate. È un film di fantascienza del 2016, basato sul racconto Storia della tua vita, incluso nell’antologia di racconti Storie della tua vita (Stories of Your Life and Others) di Ted Chiang. Arrival spiegazione capolavoro

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La sceneggiatura è di Eric Heisserer e ha come protagonisti Amy AdamsJeremy Renner Forest Whitaker. Sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 94%, con un voto medio di 8,4 su 10.

Trama Arrival spiegazione capolavoro

Dodici astronavi extraterestri, soprannominate “gusci”, appaiono contemporaneamente in diversi luoghi della Terra. Non è chiaro il motivo per cui siano arrivate, né se vi sia una logica dietro la scelta dei luoghi dell’atterraggio.

In quanto linguista affermata, Louise Banks viene selezionata per far parte di una squadra speciale di esperti, istituita per tentare di comunicare con la specie aliena. La donna riceve l’incarico di chiedere agli alieni da dove vengano e quali siano le loro intenzioni. Anche il fisico teorico Ian Donnelly prende parte alla squadra, mentre il comando è affidato al colonnello Weber dell’esercito statunitense. Arrival spiegazione capolavoro

La fantascienza come cornice

Come spiegato nel film, l’uomo pensa nella lingua che apprende. Più Louise apprende il linguaggio alieno, più modifica il suo pensiero e vede flashback, i quali si rivelano poi essere flashforward. “Offrire arma” è la controversa frase che stava per generare un conflitto mondiale. L’arma offerta è proprio il pensiero circolare, derivante dal loro complesso linguaggio, che non filtra la realtà secondo schemi semplificati per renderla più facilmente comprensibile come fa abitualmente il nostro cervello. Ciò consente a Louise di assumere il controllo della propria realtà spazio-temporale.

“Papà e Mamma che parlano con gli animali”, scena iconica. Non solo vede quello che gli accadrà nel futuro, ma questo è strettamente connesso con quello che le sta accadendo nel presente: uno condiziona l’altro, non c’è una linea temporale predeterminata. Come dimostra la sequenza del ricevimento in cui Louise incontra il Generale cinese che va lì solo per lei, facendole vedere il suo numero, per dirle quello che lui quel giorno si sentì dire da lei stessa. Questo le consente di fare la chiamata che salverà il mondo.

Il film sfrutta la fantascienza e la concezione del tempo per proporre una filosofica riflessione sul pensiero e sull’importanza della comunicazione, nonché sulla vita, lasciandoci dei bellissimi messaggi. Arrival spiegazione capolavoro

Messaggi importanti

Un grande messaggio di Arrival è che basterebbe comunicare, capirsi, aiutarsi, per poter vivere in un mondo migliore. Probabilmente è anche questo il dono degli alieni, oltre quello del linguaggio/pensiero circolare, quello di unire l’umanità. Di collaborare, di fare fronte comune, di capire che siamo tutti la stessa specie che dovrebbe solo aiutare sè stessa.

Ma non solo. Alla fine vediamo che Louise sceglie di donare la vita ad una creatura che avrà una fine terribile e prematura. Questa è l’ultima lezione del film: anche se avessimo una precisa data di scadenza, vale sempre la pena vivere. Tutti quei momenti meravigliosi che Louise passerà con sua figlia, li passerà solo perchè quel giorno, nonostante tutto, scelse la vita.

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