Uno che la polvere del palco la respira quotidianamente. Uno che ha fatto dell’essere un attore una scelta di vita.

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Alessandro Lussiana è emblema di eleganza, professionalità, talento coltivato a dovere. Lo si intuisce nell’immediato. Dalle sfumature della sua voce. Dai modi. Dalle risposte.

alessandro lussiana attoreCinemondium ha scambiato due chiacchiere con lui. Questo è quello che ci ha raccontato.

“Respiro arte sin da piccolo”

Com’è nata la tua passione per la recitazione?

“Ho avuto la fortuna di essere educato dalla mia famiglia ad andare molto al cinema, a teatro, all’opera, a leggere libri. Sono cresciuto con la curiosità per l’arte.

All’età di 15 anni, mia madre mi portò a vedere uno spettacolo piuttosto impegnativo: era il Ruy Blas di Victor Hugo per la regia di Luca Ronconi.

Ammirai attori di prestigio come Massimo Popolizio che da lì a breve sarebbe diventato un mio maestro e collega. alessandro lussiana attore

Ricordo proprio la sensazione fisica di quando ero seduto in platea. Guardavo gli interpreti e pensavo ‘Cavolo, loro si stanno divertendo davvero! Stanno facendo qualcosa di magico. Mi piacerebbe provare quello che provano loro‘.

Non sapevo ancora cosa avrei voluto fare da grande. Ma in quel momento scoccò la scintilla. Nacque la mia passione per il teatro, che covavo sicuramente dentro di me già da prima.

Così, dopo il liceo, mi iscrissi all’università e cominciai a lavorare prima con dei registi torinesi, poi mi preparai per entrare nelle grandi accademie. Fui preso dallo Stabile di Torino“.

Lampi di carriera alessandro lussiana attore

Ogni esperienza segna – continua Alessandro – Ogni personaggio che interpreti ti lascia qualcosa è ti porta via qualcosa. È il bello di questo mestiere.

Devo dire che negli ultimi anni ho trascorso dei momenti indimenticabili con Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, i due registi fondatori della Compagnia dell’Elfo.

Li conobbi grazie a The History Boys di Alan Bennett, diretto proprio da loro: spettacolo che mi regalò grosse soddisfazioni, mi fece crescere professionalmente e umanamente, e mi fece entrare a contatto con colleghi che ancora oggi sono amici fraterni.

Tra le esperienze memorabili cito anche Angels in America, ripreso quest’anno dal Teatro dell’Elfo, ma di cui c’è stata anche una versione televisiva per HBO.

Essendo uno dei protagonista, è stato un impegno sia produttivo che formativo, ho realizzato un mio sogno nel cassetto: quello di interpretare un personaggio straordinario come Belize.

alessandro lussiana attoreE ancora: After the end di Dennis Kelly, insieme a una compagnia indipendente, frutto di ottime critiche“.

C’è un personaggio del mondo dello spettacolo che più ti ha influenzato, ti è servito come esempio, nel portare avanti la tua carriera?

Non potrei non menzionare nuovamente Popolizio, uno degli attori più bravi in circolazione, sia a livello teatrale che cinematografico. Per ‘colpa’ sua io oggi recito. È la mia fonte di ispirazione.

Poi, la Compagnia dell’Elfo. Tutti i componenti hanno iniziato da ragazzi con entusiasmo, talento, e la capacità di condensare le energie, riconvertendole in qualcosa di bello. Sono orgoglioso di far parte di questa grande famiglia.

Guardano in modo unico alla contemporaneità e alla vita, di cui un artista non può proprio fare a meno, perché è osservandola che si cattura tutto il necessario da riversare poi sul palco o davanti a una telecamera.

Anche perché, secondo me, un artista dovrebbe creare coerenza tra gli spettacoli che fa, i film che gira, al fine di lasciare un messaggio ben preciso.

Infine, ma non per importanza, tra i miei idoli figura anche Kevin Spacey, sospendo il giudizio circa le vicende che lo vedono coinvolto sul piano giudiziario perché non sta a me dirne in merito, ma è innegabile la sua genialità come attore.

Cerco di scindere sfera umana da sfera artistica, e resto sempre comunque ammirato ad ogni suo film o serie tv“.

Progetti e consigli alessandro lussiana attore

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto? 

Sogni nel cassetto ne ho tantissimi, ma sono fortunato perché molti li ho realizzati. Sperare, avere visioni, cercare di migliorarsi, di portare a termine progetti, fa bene all’anima.

alessandro lussiana attoreDi certo, sogno il cinema. In questo Paese purtroppo c’è una sorta di miopia da parte di chi produce film o fiction. Ho origini sudamericane e una faccia particolare che spesso viene scartata proprio perché ‘troppo particolare’, inadatta incarnarsi in un racconto immotivatamente appiattito che non è affatto lo specchio della società multietnica che abbiamo oggi.

Vorrei che non ci fossero solo ruoli cliché ma che si osasse di più, che si integrassero anche le realtà che ormai da tempo fanno dell’Italia il loro Paese.

La mia particolarità da sempre è stata un punto di forza per me in primis e in questo mestiere, poi; sarebbe bello che anche il cinema italiano a volte ribaltasse la prospettiva“.

Cosa consiglieresti ai ragazzi che vorrebbero intraprendere la tua stessa strada?

Consiglierei di fortificarsi. Il talento non basta. Bisogna capire se si ha o meno. A quel punto, bisogna coltivarlo, studiando tantissimo, formandosi con i grandi maestri nelle accademie nazionali, dove entrare non è semplice. E bisogna saper accettare anche i no.

Serve carattere, per potersi rialzare, per aspettare risposte, per sostenere ritmi che spesso sono pesanti, per avere una vita che, a volte, è una schizofrenia galoppante.

Ma, nonostante quella dell’attore sia un’esistenza sulle montagne russe, è necessario portare avanti questo progetto con costanza e condizione. Non siate mai arroganti, però credete in voi stessi. Non cercate di piacere, ma accettatevi“.

Un esempio. Per chi è già dentro a questo mondo, e per chi vorrebbe entrarci.

Un artista che ha fatto tesoro di quanto realizzato finora. Ma che nutre i propri desideri come fossero alberi destinati a diventare alti e rigogliosi.

Se volete conoscere meglio Alessandro Lussiana, seguitelo sui social!

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