Si conclude oggi, con le proiezioni di “Un Anno di Scuola” di Laura Samani e di “If I Had Legs I’d Kick you” di Mary Bronstein, la 46esima edizione del Festival di Cinema e Donne che si è svolto dal 22 di ottobre al cinema La Compagnia di Firenze, nel cartellone della “50 giorni di cinema a Firenze”, con la direzione artistica di Camilla Toschi e l’organizzazione a cura dell’Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana. Il Festival, fin dalle origini, ha esplorato il cinema attraverso le storie e le visioni delle donne registe rafforzando, anno dopo anno, il dialogo tra registe affermate e nuove autrici, aprendo così nuovi spazi di confronto e di rinnovamento.

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Come ogni anno, è stata presentata una ricca selezione di film in concorso con opere provenienti da tutto il mondo che sono state valutate da una giuria composta dalla critica cinematografica Marianna Cappi (SIC – Settimana Internazionale della Critica), dalla Creative Producer Manuela Pincitore (Women in Film Television Media Italia) e dall’esercente Bianca Carrieri (LED – Leade Esercenti Donne).

La Giuria ha decretato i seguenti vincitori:

Il LED Award – Leader Esercenti Donne nasce con l’obiettivo di sostenere concretamente la presenza femminile nel cinema, valorizzando le opere che sanno raccontare il mondo con autenticità, coraggio e visione. Il premio non si limita al riconoscimento simbolico, ma prevede un supporto reale nelle sale del circuito LED, per amplificarne la diffusione e l’incontro con il pubblico.

Quest’anno la giuria ha deciso di premiare un film che parla di identità, desiderio e libertà, mettendo al centro un personaggio femminile scomodo che lotta con determinazione, lucidità e coraggio contro le dolorose conseguenze del risentimento maschile. A nome di tutto il programma LED e di ANEC  il LED Award 2025 è andato a Love Me Tender di Anna Cazenave Cambet.

 

Premio per il miglior film della 46ª edizione del Festival Cinema e Donne

Va ad un film che sa combinare dramma e commedia, nostalgia e sogno, ricerca formale e capacità di arrivare ad un pubblico ampio e transgenerazionale. I temi dell’amicizia femminile, dell’elaborazione del lutto e del potere salvifico dell’arte sono trattati con autenticità e passione. La gioia e la forza della vita vincono anche quando il dolore sembra inspiegabile e insopportabile. Il premio va a: Stereo Girls di Caroline Deruas Peano.

La regista del film, presente in sala, ha dichiarato: “E’ molto importante per me aver ricevuto un premio in un Festival che affronta tematiche così forti e importanti.  Questo è un film sul  potere dell’amicizia e sull’importanza dell’amicizia rispetto a tutti gli altri rapporti umani e sono molto felice che un film con questa tematica abbia potuto vincere un premio in un festival come questo. Questo film è stato realizzato in omaggio a una vecchia amica di adolescenza. E stasera penso a lei.”

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