Con The Nun – La vocazione del male vengono finalmente rivelate le origini di Valak, il demone dalle sembianze di una suora che abbiamo già visto nelle pellicole precedenti della saga di The Conjuring.
Ma quanto è vero e quanto è inventato delle vicende che Corin Hardy narra nel suo nuovo film? the nun storia vera
La trama
The Nun è ambientato in Romania, presso il Monastero di Santa Carta.
E’ il 1952 e il Vaticano invia un prete e una suora novizia a indagare su un caso di suicidio avvenuto proprio in questo convento di clausura.
Il demone the nun storia vera
Il protagonista assoluto, quello attorno al quale ruotano tutte le vicende che accadono presso la struttura religiosa, è meglio conosciuto come Valak o Valac, ed esiste.
Tanto che la descrizione fatta nel film è abbastanza fedele a quella che i demonologi propongono.
Infatti, al’interno dell’opera di demologia anonima del ‘600, Piccola Chiave di Salomone, e specificatamente in uno dei cinque libri di cui è composta, l’Ars Goetia, si possono trovare svariati riferimenti all’entità maligna.
Questa, però, viene raffigurata come un giovane ragazzo con le ali d’angelo che cavalca un drago a due teste, e non come una suora con la faccia dipinta di bianco.
Nella classificazione che durante i secoli è stata fatta, Valak risulta tra i demoni più antichi e potenti.
Agisce in solitaria ed è uno dei più evocati dall’uomo, capace di rivelare tesori nascosti e regalare molta fortuna.
Secondo gli esperti, che lo definiscono anche “vagabondo del cosmo” o “presidente dell’inferno”, avrebbe il potere di dominare le forze della natura psicosessuale.
La suora
La suora rappresentata in The Nun, invece, si ispira a un episodio legato alla vita della vera Lorraine Warren (il cui personaggio troviamo proprio in The Conjuring).
Inoltre, le vicende che si svolgono all’interno del monastero rimandano a un esorcismo risalente al 2005 (e non agli anni Cinquanta), tenutosi a Tanacu, a circa 350 chilometri da Bucarest.
La storia ruota attorno a una religiosa di 23 anni, Irina Cornici, crocifissa dalle consorelle per volere di un prete ortodosso secondo il quale la donna fosse posseduta dal demonio.
Pare che, prima di essere crocifissa, la donna sia stata tenuta con mani e piedi legati per diversi giorni, senza acqua né cibo.
Stando alle diagnosi mediche, Irina, in verità, era affetta da schizofrenia.
Disturbo scambiato per un possesso demoniaco, che ha, di conseguenza, causato la morte della suora (e la condanna al carcere per i responsabili del reato).
Uno scontro tra scienza e fede che ritroviamo in tutti i film horror per adesso citati.
E che richiama le atmosfere tipiche de Il Nome della Rosa.
Non siete ancora andati a vederlo al cinema? Prendete coraggio e affrettatevi!
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