È al cinema dal 5 aprile 2018 Nella tana dei lupi. Il film, di genere azione, è diretto da Christian Gudegast, e nel cast vanta la presenza di Gerard Butler e Pablo Schreiber.
Trama
La più famigerata banda di rapinatori degli Stati Uniti sta preparando il colpo del secolo. A essere presa di mira è l’inespugnabile Federal Reserve Bank di Los Angeles, città che conta il maggior numero di rapine al mondo.
Della gang fanno parte il terribile Enson Levoux, il veterano Bosco Ostroman e l’autista Donnie Wilson, ex detenuto dal passato misterioso.
A capitanarli l’impassibile Ray Merriman, interpretato da Pablo Schreiber.
Non si tratta dei soliti ladri. La band agisce con precisione chirurgica, pianificando tutto nei minimi dettagli.
Dovranno presto scontrarsi, però, con la speciale squadra anticrimine capitanata da “Big Nick” O’Brien (Gerard Butler), che utilizza metodi non convenzionali – e spesso poco ortodossi – per catturare i criminali.
Ma O’ Brien non è proprio nella condizione ideale per dirigere una ricerca così importante. Una rapina finita male ha causato, infatti, la morte di alcuni suoi colleghi. La moglie inoltre l’ha lasciato e lui è così esasperato da non riuscire più a dormire.
Non gli resta quindi che buttarsi a capofitto nel lavoro per cercare di rimettere ordine alla sua vita. La sua dedizione si trasforma in una caccia senza sosta nei confronti di Merriman, che ha ancora indietro troppe rapine impunite.
A collaborare con lui Tony Zapata (Kaiwi Lyman-Mersereau), Gus Henderson (Moe McCrae), Murphy “Murph” Collins (Brian Van Holt) e Benny “Borracho” Magalon (Maurice Compte).
Tutti, come lui, guidati dalla sete di giustizia (e di vendetta).
Non uno scontro tra buoni e cattivi
Nessuno dei due schieramenti agisce in modo convenzionale. Lo scontro, dunque, non può definirsi come la solita lotta tra buoni e cattivi, ma tra due gruppi di professionisti.
È una battaglia ad armi pari, senza scrupoli né esclusione di colpi.
Il risultato è una pellicola cruda ma elegante, ispirata a una delle realtà più tristi di Los Angeles, quella delle rapine.
Il film si basa principalmente su attese e pianificazioni, e vede contrapposti due uomini: un ex militare adibito a rapinatore di banche da un lato, e un poliziotto un po’ ammaccato dal punto di vista personale dall’altro.
Emblematico anche il ruolo rivestito dalle figure femminili, ridotte al ruolo di mogli isteriche, stripper promiscue o impiegate ingenue.
Del resto, Nella tana dei lupi è un film “maschio”, carico di testosterone.
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Scheda tecnica
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