Fantasia e professionalità tanto in scena quanto dietro le fila di uno spettacolo.

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Carlo Liccardo rivela una versatilità da cui cinema e teatro traggono ricchezza e ispirazione.

carlo liccardo progettiAttore, regista, acting coach, cantante, presentatore, fotomodello: un mix di talenti condensati in un artista più unico che raro. Cinemondium lo ha intervistato per voi. Ed ecco cosa ci ha raccontato. carlo liccardo progetti

Quando la passione chiama… carlo liccardo progetti

Ho sempre avuto la passione per la recitazione, il canto e la danza – debutta Liccardo – Mi ricordo che quando ero piccolo mi chiudevo in stanza e creavo, ma non immaginavo di intraprendere questa strada.

Mi piaceva andare a scuola, pensavo a ‘realizzarmi’ con un lavoro non artistico. Infatti, mi laureai in giurisprudenza e iniziai a collaborare con un’azienda nel settore delle risorse umane, ma non ero contento.

La mia passione per l’arte perseverava. E così, mentre lavoravo, mi iscrissi all’Accademia teatrale del Teatro Elicantropo, che frequentai dal 2009 al 2012.

Andai in crisi. Ma da lì presi coraggio! Lasciai tutto e iniziai la mia strada professionale come attore, cantante e da un paio di anni come regista“.

Così, alla formazione teatrale, Carlo affianca anche quella cinematografica, seguendo la master class tenuta dal coach Antonio Milo.

carlo liccardo progettiL’esordio di una carriera che culmina con la partecipazione alla fiction di Rai 1 Il Paradiso delle Signore.

carlo liccardo progettiE ancora: lo ritroviamo come coprotagonista nel film La Tarantina, diretto da Fortunato Cavino, e prodotto dall’Università di Napoli – Federico II; nella mini fiction Una notte a San Pietro nei panni di guardia svizzera e Papa.

E in diversi cortometraggi. Tra tutti, Deus Caritas Est, con la regia di Roberto Bonaventura e Alessandro Porzio, in cui è protagonista; e EVE di Lorenzo Chierici e LYSA FILMS.

Non solo. Sul palcoscenico ha lavorato con Leonardo Ippolito, Ciro Pellegrino, Gigi Di Luca, Gianmarco Cesario, Stefano Ariota, Claudio Insegno, Ernesto Lama, Walter Manfrè, Fabio Balsamo, Giovanni Merano, Carlo Cerciello, Peppe Celentano e Gabriella Cerino.

Ma riguardo le esperienze che in ambito professionale lo hanno maggiormente segnato, ci risponde: “Parto dal presupposto che immagino di avere una valigia che riempio di insegnamenti, di esperienze. E posso dirti che tutte quelle vissute professionalmente e artisticamente mi hanno insegnato qualcosa, hanno riempito quella valigia.

Sia in ambito teatrale che cinematografico. Ogni volta è come un ripartire. Mi chiedo: cosa imparerò? Anche dall’esperienza che può sembrare più ‘semplice’, perché in questo nostro lavoro non si finisce mai di imparare. La bellezza sta nello sperimentare sempre qualcosa di nuovo“.

C’è un personaggio del mondo dello spettacolo che più ti ha influenzato, ti è servito come esempio, nel portare avanti la tua carriera?

In realtà non ho un personaggio al quale mi ispiro. Resto affascinato da chi con grinta è riuscito a farsi valere per il suo talento.

Quando guardo i film osservo molto gli attori, come se fosse sempre uno studio per me, ma anche i presentatori (un altro ambito che mi piace) oppure quando vado a teatro, i miei occhi sono perennemente attivi, come quelli di un allievo che sta lì, vive le emozioni e porta a casa più elementi possibili“.

Sognare in grande… per rialzare la testa

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto? I tuoi progetti per il futuro?

Continuare a lavorare in questo campo assolutamente, sia in ambito teatrale, cinematografico che televisivo.

Sogno di fare un bel film con Ferzan Ozpetek. O comunque di fare un bel film. Di presentare un bel programma. E poi di continuare a cantare a teatro, nei musical, negli spettacoli musicali.

Prima del lockdown, presentavo Canzoni da… ricordare su Televomero (emittente locale), uno show basato sulle canzoni classiche napoletane. La TV mi affascina tantissimo.

carlo Spero, pertanto, di tornare sul piccolo schermo, e sul palco con gli spettacoli che ho dovuto sospendere, e con le mie regie teatrali rivolte ai ragazzi delle scuole“.

E a proposito della momentanea crisi che sta attraversando il mondo dello spettacolo a causa dell’emergenza Coronavirus: “Purtroppo per noi artisti è un periodo di assenza di colori.

Noi artisti se non creiamo, se non ci alimentano di emozioni e quindi, del nostro lavoro, diventiamo ‘grigi’. Per me il teatro si fa dal vivo, con il contatto, lo stesso il cinema e tutto il resto.

Ma in tutto ciò si sta facendo finalmente spazio la voce di noi artisti. Ci stiamo unendo per farci ascoltare dalle autorità, per dire ‘ci siamo anche noi’.

E quel ‘noi’ comprende non solo gli artisti che lavorano nelle grandi produzioni teatrali, televisive e cinematografiche, ma anche chi si guadagna da vivere quotidianamente nei piccoli teatri, coi progetti per le scuole, nelle produzioni indipendenti.

Ci siamo e il nostro è un lavoro. A Napoli, ad esempio, si è creato il Registro di categoria attrici e attori professionisti campani, con lo scopo di far valere i nostri diritti.

Per cui stiamo in un fermo ‘attivo’. E infatti dobbiamo continuare a creare, a costruire, così da essere pronti per ripartire. E piano piano si riprenderà con ancora più fantasia.

Amo troppo il mio lavoro, è parte di me. Mi dona emozioni, e mi dà la possibilità di esprimerle e di comunicarle. Viva l’arte in tutte le sue forme, anzi… Grazie Arte!“.

Anche noi ci auguriamo che si possa tornare a sognare a occhi aperti, scossi da nuove sensazioni, seduti in platea, al cinema o semplicemente davanti al piccolo schermo, sul proprio divano di casa.

Se, intanto, desiderate conoscere meglio l’estro creativo e incontenibile di Carlo Liccardo, seguitelo sui social!

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1 commento

  1. Grazie Arte!
    Grazie Carlo!
    Mi chiamo Gianluigi e sono un attore emergente della città di Napoli; tra i miei insegnanti proprio lui, Carlo, mi ha mostrato le molteplici sfumature emotive che solo l’arte sa donare, grazie a lui sento di essere riuscito a sentire delle qualità insite in me che prima non conoscevo, ad attingere da esse per poter infine creare.
    Tanta stima per quest’attore dedito fortemente a questo mestiere, dedito alla creatività, dedito fortemente all’arte in se.
    Complimenti per la bellissima intervista, complimenti Carlo.
    Un abbraccio.

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